Un giorno si e uno no questa domanda mi ronza in testa perché da quando sono mamma il tempo libero si è drasticamente ridotto.
Lo so, sembra scontato, l’ avrete sentito centinaia di volte ma veramente ogni tanto mi chiedo:
Ma prima cosa facevo?
Cosa facevo invece di cucinare pappe e pappette?
Cosa facevo invece di mettere a posto i giochi duecento volte al giorno?
E cosa facevo in quell’ora ( si perché ci mette un’ora!) che impiego per mettere a letto Lorenzo?
E ho capito che prima mi coccolavo, dedicavo molto del mio tempo libero a curare il mio corpo. Ma non perché prima non avessi niente altro da fare ma perché è il mio stesso lavoro che lo richiede.
Il ballerino per riuscire nella sua professione oltre ad allenarsi e a provare si deve anche coccolare.
Si perché lavoriamo con il corpo, è il nostro strumento e lo dobbiamo trattare con riguardo e gentilezza.
In più, dal momento che dobbiamo farlo ed, è uno degli aspetti più che piacevoli del nostro mestiere, perché non approfittarne anche un po’… Ed allora
mezz’oretta di sauna a fine giornata per eliminare le tossine, dieci minuti di stretching per allungare i muscoli, un massaggino a settimana per togliere la fatica e qualche contrattura e, perché no, anche una seduta dall’osteopata per rimettersi dritti.
Ecco, dopo un’attenta riflessione sono arrivata alla conclusione che a scomparire quasi del tutto sia proprio il tempo che dedicavo a me stessa e quelle rare volte in cui riesco a ritagliarmi un’oretta tutta per me il senso di colpa è dietro l’angolo.
Il fatto è che tutto quello che si faceva prima non si riesce a fare, bisogna per forza eliminare qualche cosa e, nel mio caso, ho quasi del tutto eliminato le coccole che il mio lavoro mi regalava su un piatto d’argento, purtroppo.
Ora, non voglio stare qui a scrivere di quanto sia faticoso conciliare il fare la mamma e lavorare, lo sappiamo tutti molto bene.
La mia non è stata una rinuncia con rimpianti, anzi.
Però ecco quando capita quella giornata in cui provo per 5 ore di seguito e arrivo a casa con dei gran dolori ai muscoli e devo ancora cucinare, fare lavatrici, giocare con Lorenzo a nascondino e metterlo a letto, un pensierino lo ammetto, lo faccio. Ogni tanto qualche coccola in più me la farei volentieri e, onestamente, non credo di essere l’unica a pensarla così.
In previsione delle vacanze imminenti (finalmente!) vi propongo oggi questo libro: “L’arte perduta del dolce far niente” di Dany Laferrière, edito da 66th and 2nd, 2016.
Non è un vero e proprio romanzo, ma sono una serie di riflessioni senza un apparente legame tra loro se non la vita stessa.
Lo scrittore si concede il tempo di divagare sugli argomenti più disparati – il corpo e i cinque sensi, l’amore e la guerra, la musica e la pittura, la Storia –, ma soprattutto riflette sulla vita, perché l’arte del dolce far niente altro non è se non l’arte di vivere.
“Scriviamo proprio per uscire dal nostro corpo e dal posto in cui viviamo. Per essere un’altra persona. Io scrivo nella lingua di chi mi legge”.
Dany Laferrière
Lucia
Con tanto amore si rinuncia al proprio tempo, anche se a volte una coccola co vorrebbe! Care mamme sempre di corsa, un domani ricordere con tenerezza le piccole rinunce!😊
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Tempo libero, questo ormai sconosciuto! La coccola per me era suonare col gruppo, restare al computer per diletto, e anche perché no un “dolce far niente”.
Confido di ritrovarlo quando andrò in pensione (se ci andrò).
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Non perdiamo la speranza…😂
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Il tempo purtroppo è sempre un grande nemico quando si hanno figli mene sto accorgendo anche io che ho un bimbo di sei mesi… ma quanta gioia questi lupetto che ci portano !
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Su questo non c’è dubbio😍
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Ops pupetti non lupetto
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