Alzi la mano chi conosce tutte, ma dico tutte, le Favole di Esopo… Sicuramente quelle più conosciute sono “La cicala e la formica“, “La volpe e l’uva” e “La lepre e la tartaruga“, ma ricordasele tutte e bene è molto difficile, anche perché sono davvero tantissime. Per questo oggi vorrei dedicare questo post alle “Favole di Esopo”, proponendo due testi che ho scoperto per Emma e che abitualmente leggiamo con piacere. Questo tipo di racconto credo si stia un po’ perdendo, purtroppo, o per lo meno si dà più importanza ad altri generi e letture; a mio avviso, invece, queste storie antichissime e tramandate a noi da generazioni, sono davvero importanti e vanno valorizzate, proponendole spesso ai bambini proprio per riscoprire la bellezza dei significati e dei messaggi che ci vogliono trasmettere.
La favola di Esopo consiste nella narrazione di una semplice vicenda i cui protagonisti sono generalmente animali (leone, cane, volpe, rana, ecc.), o uomini identificati attraverso la loro professione (vasaio, pescatore, pastore, taglialegna, ecc.). Come ogni favola che si rispetti, anche le favole di Esopo hanno sempre una morale e vogliono insegnare qualcosa, cercando di entrare in relazione con la sfera più emotiva del bambino. Ecco perché le favole sono così importanti e devono far parte del “bagaglio personale” dei bambini: identificandosi nei personaggi delle fiabe, il bambino trova una similitudine con il suo stato d’animo e questo gli consente di risolvere e superare eventuali conflitti e paure. Non dobbiamo spaventarci dalla “grandezza” della morale che sta dietro la favola, perché il bambino stesso saprà calibrare e cogliere, in base alla propria età, determinati aspetti e valori. Inoltre, noi adulti, durate il racconto possiamo semplificarne certe parti o magari arricchire la storia aggiungendo particolari unici, accattivanti e vicini al bambino, affinché la narrazione diventi interessante e rimanga impressa.
I testi che voglio raccontare oggi sono appunto due: “Favole di Esopo” con le illustrazioni di Anna Laura Cantone e “Le più belle favole di Esopo” edizioni Ape Junior. Questi due libri sono molto diversi tra loro e, naturalmente, la loro diversità è insita nelle scelte grafiche, poiché le favole di Esopo sono sempre le stesse…


Devo ammettere che lo stile di Anna Laura Cantone mi piace molto, quindi quando ho scoperto le “Favole di Esopo” illustrate da lei non ho potuto resistere e ho dovuto assolutamente acquistare questo testo. Illustratrice italiana contemporanea, Anna Laura Cantone si è fatta strada nel mondo dell’editoria soprattutto per l’originalità del suo stile grafico, inconfondibile e irripetibile: occhi rotondi e molto vicini tra loro, nasi lunghi e sproporzionati, colori ben definiti con sfumature che rendono vivi i personaggi e linee sottili che sembrano fatte a matita che contornano le figure, sono gli elementi principali che caratterizzano il suo stile. Nei suoi disegni c’è molta ironia e si può percepire il suo piacere nell’inventare questi personaggi con lo scopo di tramettere questo sentimento e far divertire i bambini, ma anche di farli affezionare ai personaggi stessi. All’interno delle sue illustrazioni si possono poi trovare inserti materici, che vengono inseriti mediante fotografie che vogliono richiamare la vita reale.

Passiamo ora a “Le più belle favole di Esopo” dove al primo impatto spicca la scelta dei colori: colori accesi, vivaci, decisi che vengono utilizzati sia per definire i personaggi che come sfondo. Ogni singola pagina è completamente colorata, lasciando spazio a grandi immagini dai colori sgargianti. La parte scritta si integra al disegno, ma senza emergere del tutto, se non il titolo che si presenta colorato e a caratteri grandi. Questo testo, a differenza del precedente, raccoglie 30 favole e, grazie a questo, possiamo finalmente “rispolverare” alcune delle favole meno conosciute. La copertina del libro è molto accattivante: leggermente morbida e con il titolo ben in evidenza grazie all’ausilio del colore giallo arricchito da piccoli brillantini. Entrambi i testi sono molto interessanti, ognuno con le proprie peculiarità e caratteristiche; basta solo lasciarsi andare e scegliere quello che più vi rappresenta… personalmente io prediligo quello di Anna Laura Cantone, ma devo dire che Emma sceglie spesso l’altro… forse la presenza di colori così forti e accesi lo rendono più accattivante e più vicino al mondo colorato e fantasioso dei bambini…
“Favole di Esopo” , illustrazioni Anna Laura Cantone, Emme Edizioni
“Le più belle favole di Esopo” di Ludovica Cima, illustrazioni Elena Giorgio, ed. Ape Junior (Adriano Salani Editore)
Ottima scelta, Silvia, riproporre le favole di Esopo! La condivido totalmente: è una eccellente scelta educativa, secondo me. Lo possiamo vedere ogni giorno quanto bisogno ci sia, in questo mondo, di riscoprire i principi morali fondamentali…! Ma tralascio questo argomento che potrebbe essere un pozzo senza fondo…. e ti dico che, mentre comprendo Emma che privilegia l’edizione Ape junior per tutti motivi che hai scritto, anch’io, come te, preferisco le illustrazioni della bravissima Anna Maria Cantone. Che altro dirti…: viva Esopo e i suoi animali tanto umani!
Grazie ancora una volta, Silvia!
Nonna Cric
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Grazie a te nonna Cric😘
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